mercoledì 2 dicembre 2015

LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTO

 
La letteratura italiana della prima parte del Novecento è caratterizzata da un senso di irrequietezza che, se da una parte esprime l'insoddisfazione verso i modi espressivi tradizionali, dall'altra è anche una chiara spia del disagio degli intellettuali di fronte a scelte sociali e politiche sempre meno gratificanti.
Parallelamente agli intellettuali che esprimono la loro delusione storica riconoscendosi nei gruppi delle avanguardie, nei movimenti di scuola o nelle riviste, ci sono intellettuali che vivono quella stessa esperienza isolatamente, ai margini della grande cultura e in questo isolamento perseguono la loro ricerca ideologica ed espressiva.
Le avanguardie storiche (i vari “ismi” che emergono in Europa, dal primo decennio del Novecento fino agli anni Venti), si differenziano quindi dai movimenti tardo ottocenteschi (i simbolisti, per esempio) che si limitavano a essere momentanee aggregazioni di artisti con gusti e intenti affini, mentre le avanguardie propriamente dette elaborano poetiche, “manifesti” che pongono gli aderenti in posizione di rottura, anticipano tendenze che poi diventano comuni, spaziano anche in aree quali la filosofia, la politica, la stampa, il teatro. Gli artisti “militanti” sono impegnati a realizzare e affermare la loro poetica. I programmi e le battaglie culturali diventano perciò fenomeni da analizzare nei loro contesti, nelle loro matrici, nelle interrelazioni e nell’incidenza che hanno sulla società.
ATTIVITA' 
1) Definisci il concetto di "avanguardia"
2) Quali furono le "avanguardie artistiche" del primo Novecento? 

3 commenti:

  1. 1) "Avanguardia" è la denominazione attribuita ai fenomeni del comportamento o dell'opinione intellettuale, soprattutto artistici e letterari, sviluppatisi nel Novecento ma derivanti da tendenze politico-culturali ottocentesche, connotata dal costituirsi di raggruppamenti di artisti sotto un preciso manifesto da loro firmato. Le Avanguardie avevano delle tendenze radicali a rompere con i codici artistici tradizionali e con le convenzioni borghesi. Rifiutando tutti i valori, gli avanguardisti mettevano in discussione il valore e il concetto di arte; infatti, secondo loro l’arte deve scuotere e sconvolgere, deve contribuire a migliorare la vita.
    2) Il secolo è un periodo caratterizzato da enormi cambiamenti per le invenzioni e i grandi progressi scientifici. In questo clima le correnti artistiche hanno in comune il rifiuto verso tutte le concezioni esistenti. Le Avanguardie artistiche più importanti furono: l'Espressionismo, il Cubismo (1907),
    il movimento italiano del Futurismo (1909), la breve parentesi del Dadaismo (1913-1917), ma anche le correnti appartenenti al filone dell'Astrattismo: il Neoplasticismo e L'esperienza italiana della Metafisica (1917) ; il Surrealismo (1924) e la Nuova Oggettività e il Realismo Magico, movimenti per i quali non esiste una data precisa. A questi si accompagnano numerosi altri gruppi e artisti indipendenti.

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  2. 1) Avanguardia è la denominazione attribuita ai fenomeni del comportamento o dell'opinione intellettuale, soprattutto artistici e letterari, più estremisti, audaci, innovativi, in anticipo sui gusti e sulle conoscenze, sviluppatisi nel Novecento ma derivanti da tendenze politico-culturali ottocentesche, e connotatisi come un gruppo di artisti riuniti sotto un preciso manifesto da loro firmato.
    2) Per avanguardia artistica si intende un'opinione artistica audace, fuori dagli schemi convenzionali, quasi in anticipo sulle tendenze; si tratta di un fenomeno sviluppatosi nel primo Novecento, anche se affonda le sue radici negli eventi politici e culturali che si verificarono. Le Avanguardie artistiche del ‘900 più seguite furono: l’Espressionismo, il Surrealismo, il Futurismo, il Cubismo, il Dadaismo.

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  3. Dal francese avant-garde, il termine, tratto dal linguaggio militare, è impiegato anche per indicare i diversi movimenti artistici del primo Novecento, caratterizzati da una sensibilità più avanzata rispetto a quella dominante. Si tratta di movimenti culturali e artistici che rifiutano la mentalità ed i rapporti sociali borghesi e puntano ad una radicale trasformazione dell’idea di arte attraverso uno sperimentalismo continuo e una riflessione teorica. Esse si pongono come negazione e distruzione di ogni legame con la tradizione, la memoria, i valori del passato , come rifiuto del presente del gusto e dei valori dominanti.
    2. Secondo gli Avanguardisti, l’arte doveva scuotere e sconvolgere, doveva contribuire a migliorare la vita. La funzione dell’artista era quindi di costruire una vita “estetica”, dominata dall’arte. Per realizzare tutto ciò le Avanguardie fecero dello sperimentalismo il loro orientamento metodologico: operando in gruppi per abbattere ogni barriera tra le varie arti. Le più importanti Avanguardie artistiche del Novecento furono: l'Espressionismo, il Cubismo, il Futurismo, l'Astrattismo, il Surrealismo.

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Prof.ssa Angelica Piscitello