domenica 31 gennaio 2016

GABRIELE D'ANNUNZIO

D'annunzio vuole impersonare il modello del superuomo e crede nel valore assoluto dell'arte, tanto da ridurre ogni aspetto dell'esistenza ad attività artistica.
 
La prima fase della sua produzione (primo vere, canto novo, terra vergine) è già caratterizzata da una forma di VITALISMO NATURALISTICO, dove il poeta canta una natura variopinta, multiforme selvaggia in cui egli si immerge. Questa fase è quindi caratterizzata dal PANISMO, orma riconosciuto come la linea tematica di tutta la sua opera. In seguito sempre durante questa fase (terra vergine, novelle di Pescara) pare sempre più decisiva l'influenza del naturalismo di Maupassant e Zola. I personaggi umani si fondono con gli elementi naturali del paesaggio abruzzese.
 
La seconda fase è caratterizzata dall'ESTETISMO e dal PIACERE (il piacere). Negli anni romani prende sempre più forma il personaggio d'annunziano, un poeta languido e raffinato, esteta aristocratico che si distacca dai modi e dai gusti della gente comune. Durante questo periodo si va realizzando l'aspirazione di rappresentare in forme letterarie raffinate le eleganze e le stravaganze degli ambienti aristocratici romani.

La terza fase è quella del SUPEROMISMO e del PANISMO (le vergini delle rocce, il fuoco). Questi
due atteggiamenti coesistono in qualche misura e si alternano in vario modo in una produzione ancora copiosa, finché quello superomistico cede il passo a un più maturo panismo.

A questa fase è legata buona parte della produzione teatrale. D'annunzio si propone infatti di creare un teatro di poesia al fine di creare un'atmosfera ideale in cui vibri tutta la vita della natura. Spiccano i temi della morale superomistica, della lussuria, del sangue e della violenza (laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi. Alcyone.).
 
L'ultima fase è quella del notturno, comprende le pagine scritte dopo l'incidente aereo che gli causò una grave ferita all'occhio.
ESTETISMO, SUPEROMISMO, PANISMO
 
Il termine estetismo, nato nel settecento, definisce la filosofia che si occupa del bello e dell'arte. L'estetismo è anche un atteggiamento culturale che attribuisce priorità ai fattori estetici e alla bellezza, considera l'arte la più alta espressione dell'uomo e subordina ogni altro valore anche morale. Si accompagna a questo movimento anche la concezione espressa in francese l'art pour l'art, che identifica lo scopo dell'opera d'arte nell'opera stessa. l'estetismo insegue anche la fusione tra l'arte e la vita.
 
Una visione importante dell'estetismo si trova nel pensiero del giovane filosofo Nietzsche che individua nello spirito dionisiaco, espresso in arte dalla musica, una fonte essenziale della classicità. Attraverso la critica della razionalità socratica e della morale cristiana, Nietzsche giunge a formulare la teoria dell'Ubermensch, il SUPERUOMO. Infatti secondo la sua teoria l'uomo sta in mezzo tra l'animale e il superuomo.
 
Il superuomo d'annunziano si identifica con quello nietzscheiano nel disprezzo della vita grigia volgare della massa, nella volontà di potenza, nella libertà dalle regole, ma si risolve poi spesso verso ideali nazionalistici e aristocratici dell'eroismo militare.
 
Il superomismo si intreccia con la concezione definita PANISMO, che vede l'uomo come parte inscindibile della natura. Anche questa teoria deriva dal pensiero di Nietzsche che descrive l'annientamento del velo che separa l'uomo dalla natura e l'erompere dello spirito dionisiaco della musica orgiastica che produce la fusione totale, cioè panica.
 
ATTIVITA'
Gabriele D'Annunzio: esprimi un breve giudizio critico sul personaggio (max 5 righi).

2 commenti:

  1. Amando definire «inimitabile» la sua vita, Gabriele D'Annunzio costruisce intorno a sé il mito di una vita come un'opera d'arte. D’Annunzio è considerato l’esponente più emblematico del Decadentismo italiano e l’analisi della sua personalità riguarda, oltre che la storia della letteratura, l’intera storia della cultura di massa, della politica, del costume e della società italiana tra l'Ottocento ed il Novecento. Per un lungo periodo, gli stereotipi da lui creati hanno rappresentato un modello imitato in ogni campo della vita nazionale. In D’Annunzio, vita e letteratura si intersecano e si confondono, creando una figura variegata e ricca di sfumature contraddittorie. E' sempre rimasta costante in lui l'attitudine a trasformare se stesso in personaggio e a far coincidere l’arte con la realtà.

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  2. 'annunzio fa parte dell'area decadente, non sembrerebbe ma è così. Lui soffre del male di vivere ma, coraggiosamente, cerca di sdrammatizzare, cercandosi degli scopi nella vita tali che gli permetteranno di vivere una vita intensa e irregolare. Uno degli obiettivi che si propone è "lottare per la propria patria". Con la sua retorica e il bel parlare con eleganza e raffinatezza riusciva a far porre attenzione all'ascoltatore; egli fu un grande amatore di donne e riuscì a conquistare l'attrice più bella di quel periodo che era Eleonora Duse. Era amante della bellezza senza moralità, il bello per il bello, il bello fine a se stesso. Aderisce così al movimento artistico-letterario che è l'Estetismo che valorizza l’arte per arte, cioè arte fine a se stessa.

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Prof.ssa Angelica Piscitello