La guerra civile spagnola ebbe inizio nell’anno 1936 e terminò nell’anno 1939. Tutto iniziò quando i nazionalisti fascisti decisero di rovesciare il governo composto dai nazionali e dai repubblicani, dando così il via alla dittatura militare di Francisco Franco che, grazie alla sua ideologia filofascista, era appoggiato dalla Germania hitleriana e dell’Italia fascista. Furono numerosissime le vittime conseguenti alla guerra civile spagnola del 1936, all’incirca una cifra che oscille fra le 500.000 e un milione di persone, e molti furono anche gli intellettuali uccisi come Federico Garcia Lorca. Molti altri intellettuali si videro costretti ad imboccare la via dell’esilio, ad esempio Picasso, Buñuel, Miró, Rafael Alberti, in quanto sostenitori della democrazia.
I partecipanti attivi alla guerra civile in Spagna furono i fascisti della Falange, movimento politico fascista della Spagna degli ani ’30, i carlisti cioè gli appartenenti al carlismo, movimento di stampo conservatore che difende i discendenti al trono di Carlo Maria Isidri di Borbone di Spagna. Inoltre vi presero parte i monarchici legittimisti, i nazionalisti spagnoli, conservatori e forze politiche reazionarie e parte del clero cattolico.
Le cause della guerra civile in Spagna affondano le proprie origini negli anni venti, quando la Spagna era dominata dal generale Primo de Rivera il cui governo non fu in grado di affrontare la crisi economica del 1929 alla quale seguì inevitabilmente una crisi politica che si concluse nel 1931 con la fine della monarchia e l’inizio della repubblica. Da questo cambiamento derivarono dei violenti conflitti fra la sinistra e i conservatori, fra i quali emerse il movimento della Falange sostenuto da Mussolini. Data l’imminenza delle elezioni del 1936, i sostenitori di sinistra si riunirono in quello che venne definito il Fronte Popolare, con una conseguente reazione dei conservatori appoggiati dagli ecclesiastici e dai militari. Fra questi emerse la figura di Francisco Franco che si pose a capo della guerra civile spagnola.
Italia fascista e Germania nazista inviarono a Franco ogni tipo di aiuto in termini di armi e pezzi d’artiglieria, violando l’embargo precedentemente fissato. Al medesimo tempo l’Unione Sovietica guidata da Stalin appoggiò i repubblicani inviando loro finanziamenti, armi e mezzi corazzati. I volontari antifascisti diedero vita alle cosiddette Brigate Internazionali che in Italia assunsero il nome di Brigata Garibaldi, gli statunitensi assunsero il nome di Brigata Lincoln e i canadesi di Mackenzie-Papineau. Anche la Francia appoggiò la Spagna Repubblicana, essendo all’epoca guidata dal Fronte Popolare, ma rimanendo comunque estranea al conflitto.
Nel 1937 Franco conquistò differenti città, Malaga, Guernica, Segovia, Aragona, Santander, Gijón. Nell’agosto dello stesso anno il Vaticano riconobbe il governo di Franco. Nel 1939 la guerra civile spagnola si sviluppò con la conquisto della Catalogna. Nel febbraio dello stesso anno il Regno Unito e la Francia si videro costretti a riconoscere il governo di Franco. Nel frattempo Franco conquistò Valencia e Madrid.
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ATTIVITA'
Analisi del dipinto di Pablo Picasso: Guernica 1937 olio su tela 351 x 787 cm, Museo del Prado, Madrid.
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Prof.ssa Angelica Piscitello